curiosità 2 Milano

05.03.2012 07:14

Su Milano ho ancora poco da scrivere dat che non la conosco ci abito dal 2010, e differenza di Torino ho avuto molto meno tempo per girare, visto che da mamma casalinga ho dovuto dedicarmi alla cucciolotta, e poi non lavorando le occasioni di uscita e frequentare gente sono diverse.

Quando si lavora, si riescono a conoscere le realtà che ci circondano in modo diverso, impari il dialetto, interagisci, vedi un pò le persone come si comportano. Per adesso vivo in una realtà piu piccola in periferia di Milano, ma vi dirò...io che ero abituatissima alla città e alla confusione, stare un pò in provincia non è che sia male, e poi ad essere sinceri Bollate non è mica tanto piccola, credo siamo piu o meno sui 36 mila abitanti.

Quindi dicevo su milano ho poche curiosità, ma c'è ne unache voglio proprio raccontarvi, o perlomeno ci proverò. Capita spesso che se le persone si frequentano sempre fra simili ed hanno sempre lo stesso modo di dire una parola, che una nuova inflessione dialettale viene notata subito.

Nel dialogare con conoscenti a amici, un giorno mi è stato chiesto :"cosa cucini oggi?" ed io ho risposto

"pasta e tonno", dall'altra parte ho visto un sorrisino,

e la persona mi corregge dicendo : "scusa ca come dici tu? TONNO? con la o chiusa? si di ce Tòoonno !"

Sono rimasta li di stucco, poi ho spiegato a quella persona che ne io ne lei lo pronunciavamo giusto, e che ne il mio ne il suo italiano poteva ergersi a quello giusto, magari avremmo imparato a dirlo bene se avessimo ascoltato un fiorentino dirlo...forse...

Insomma in poche parole, l'italiano non è un opinone, però coreggere una persona, sopratutto quando si sbaglia, per dirle che il nostro modo di dire una cosa è esatto, e in special modo quando si parla di accenti, che a scuola non ci insegnao per niente...non è educato, e oserei dire invece quasi ghettizzante.

Mi hanno da poco raccontato che in un asilo della Brianza c'è una bimba trasferitasi da poco  da Napoli che piccolina, parla un italiano un pò diverso dai brianzoli, e mi hanno raccontato che quando lei parla gli altri bimbi sorridono, la tengono un pò in disparte perchè nn capiscono cosa dice...

Care mamme mi riverisco a noi, cerchiamo di insegnare ai nostri figli che l'italia si è formata tardi, che i dialetti non sono una malattia, e che conoscere altri dialetti ci può solo arricchire, ed insegnarci un giorno, da grandi, a non correggere gli altri sugli errori, specie se dovuti ad abitudini diverse, diventando cosi persone dolci, pazienti e sopratutto dotati di  umanità

buona fortuna amiche mie...al prox aneddoto.

 

ps: perchè a scuola non ci insegnano l'accento tonico?

     perchè a scuola non ci insegnano che i dialetti sono nati prima dell'italiano?

     perchè a scuola nn ci insegnano la dizione?